Nel giorno della marcia per la pace Perugia – Assisi, non dimentichiamo gli appelli alla pace e le dichiarazioni di contrarietà alla guerra da parte di scienziati, accademici, categorie di professionisti, di artisti, di sportivi, e chissà quanti ancora, tra la popolazione russa, nutrono sentimenti di pace e giustizia che non tollerano alcuna violazione dei diritti umani e tanto meno l’aggressione all’Ucraina.
Stolta ogni iniziativa politica destinata ad accresce l’isolamento di queste voci, come l’esclusione miope e ottusa degli atleti russi dalle varie sfide sportive internazionali. Non possiamo che sostenere tutti coloro che in Russia si oppongono alla guerra.
Tra le voci censurate e represse, resta alta quella delle donne che si oppongono alla guerra reclamando la pace. Il minimo che siamo tenute a fare è esprimere la nostra piena solidarietà e dare eco alla loro resistenza
https://www.amnesty.it/in-russia-inizia-la-repressione-del-movimento-femminista-contro-la-guerra/